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Automotive: trend tecnologici e futuro del settore. Il terzo podcast della rubrica “5 Stazioni” di FPA e ACI

Ascolta “ACI 5 Stazioni – Automotive: trend tecnologici e futuro del settore” su Spreaker.

Come cambierà il settore automotive nei prossimi dieci anni? Quali sono i principali trend tecnologici in atto? In che modo enti centrali e locali possono collaborare per garantire l’attuazione degli investimenti del PNRR destinati all’industria automobilistica?

Ne abbiamo parlato nella terza e ultima puntata in podcast della rubrica “5 Stazioni” di FPA e ACI – Automobile Club d’Italia, insieme a Dario Gargiulo, Direttore Struttura Progetti Comunitari per Automotive e Turismo di ACI, Mario Nobile, Direttore generale per la digitalizzazione, i sistemi informativi e statistici del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e Giovanni Iozzia, Direttore Responsabile di EconomyUp. In studio per FPA il Direttore generale Gianni Dominici.

Ecco alcuni spunti emersi. Puoi riascoltare la puntata anche sui nostri canali di podcasting, ci trovi su SpreakerSpotifyPodchaserDeezer e Podcast Addict.

Elettrificazione e digitalizzazione: il futuro dell’automotive è smart

Anche per il settore automotive questo è un periodo di cambiamento e profonda trasformazione, nel solco delle due grandi “transizioni” che dovrebbero guidare la ripartenza del nostro paese: quella ecologica e quella digitale. Non è un caso che gli ultimi mesi siano stati caratterizzati da alcuni eventi significativi, evidenziati da Giovanni Iozzia, come il collocamento in borsa della startup Rivian che si quota a Wall Street e supera Ford e General Motors, o l’accordo siglato da Stellantis con la società cinese Foxconn (che di fatto produce gli Iphone) per la creazione degli abitacoli delle auto. “Elettrificazione e digitalizzazione sono i paradigmi che cambieranno il mondo dell’auto che conosciamo”, ha sottolineato Iozzia.

“In questo quadro – ha aggiunto Dario Gargiulo – l’Italia sconta il prezzo di avere il parco auto più vecchio d’Europa”. L’impegno di ACI sta proprio nel provare a rinnovare questo parco auto, grazie una serie di incentivi per sostituire le vetture usate e di vecchia generazione. Dello stesso avviso è Mario Nobile del MIMS, che, pur ricordando l’importanza della parte software, ha sottolineato la necessità di elementi hardware che abilitino la trasformazione in atto nel settore.

Ripresa, PNRR e programmazione per il futuro

La trasformazione del settore automobilistico è iniziata già da anni, in questo contesto dunque il PNRR rappresenta una sorta di spinta ulteriore per un processo già in atto. Non è un caso che il Piano di ripresa tocchi temi come quello del Maas, Mobility as a service, o più in generale della cosiddetta transizione 4.0 e dello sviluppo di una infrastruttura di ricarica elettrica più estesa. I tempi però sono lunghi, trattandosi di un mercato, questo dell’automotive, da considerare a tutti gli effetti globale.

Per dare il proprio contributo, ACI ha avviato, già prima della pandemia, delle attività di sostegno e affiancamento agli enti locali e nazionali. “L’obiettivo è proporre ACI come struttura e rete territoriale in grado di creare un sistema federazione – ha spiegato Gargiulo – dando vita a una sorta di agenzia di sviluppo per meglio programmare i fondi europei, con focus particolare sul settore automotive.”

Anche il MIMS sta dimostrando una forte sensibilità su questi temi, come dimostrato dall’istituzione delle PNRR Academy dedicate ai soggetti attuatori degli investimenti del Piano di ripresa.  

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