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La Giornata Parlamentare del 27 aprile 2023. Meloni e la ricostruzione dell’Ucraina, Patto di stabilità, Borghi lascia il PD

L’Ucraina è un “avamposto della sicurezza europea” e l’Italia farà tutto il necessario per “accelerare” la sua adesione all’Ue; il primo passo in questa direzione sarà iniziare a rimettere in piedi un Paese devastato dall’invasione russa, senza aspettare la cessazione delle ostilità. Con questo impegno il presidente Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni hanno accolto la nutrita rappresentanza di Kiev arrivata a Roma per la conferenza bilaterale sulla ricostruzione, uno sforzo apprezzato da Volodymyr Zelensky, che in un video collegamento ha tenuto a ringraziare “tutti e personalmente” Meloni e ha invitato le aziende italiane ad “aiutarci a costruire il nostro futuro, per i nostri figli e le nostre città”. Il Capo dello Stato, ricevendo al Quirinale la delegazione guidata dal primo ministro Denys Shmyhal, ha auspicato che il percorso d’integrazione di Kiev nell’Ue si concluda “nel più breve tempo possibile”, alla luce del suo “impegno nel cammino di riforme per rispettare i parametri comunitari”.

I partner della Nato, in questa fase, sono concentrati sugli aiuti umanitari e militari per consentire a Kiev di resistere all’invasione russa e “l’Italia continuerà a fare la sua parte, anche a livello multilaterale” quando l’anno prossimo presiederà il G7, ha assicurato la Meloni. Al tempo stesso, secondo la premier, occorre fare un passo in più già adesso, ossia “parlare di ricostruzione, che significa scommettere sulla vittoria e sulla fine del conflitto”. La conferenza di Roma è il primo mattone: al Palazzo dei Congressi si sono riunite oltre mille aziende di entrambi i Paesi, associazioni di categoria come Confindustria e le istituzioni finanziarie internazionali; da circa 600 imprese italiane sono arrivate idee per progetti in settori chiave quali infrastrutture, energia, agribusiness, salute, digitale, spazio e siderurgia. Per risollevare l’Ucraina la Banca Mondiale ha stimato che servono 411 miliardi di dollari e quindi sarà necessario il concorso del pubblico e dei privati, insieme con gli organismi internazionali come la Bei. L’Italia farà la sua parte, con 100 milioni di euro al fondo di garanzia proprio della Bei, ha reso noto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

L’Italia ragiona sulla riforma del Patto di stabilità. Pressing Ue sul Mes

La riforma del Patto di stabilità è un “passo avanti” ma non tiene conto della necessità per i Paesi Ue di scorporare da debito e deficit tutta quella gamma d’investimenti e spese che stanno segnando l’Europa degli ultimi mesi e che Bruxelles stessa ritiene necessari. È in questo assunto che si concentrano le non poche perplessità del Governo italiano rispetto alla nuova governance economica delineata dalla Commissione e che, probabilmente, emergeranno già in una riunione dei ministri delle Finanze europeiprevista per domani e sabato a Stoccolma. Per l’Italia si preannuncia caldissimo il fronte del Mes: l’Europa sulla mancata ratifica sta finendo la pazienza ma Palazzo Chigi tiene il punto: il Mes “va aggiornato e trasformato in veicolo per la crescita” dicono da Chigi.

Sul fronte economico, da qui all’estate tra Ue e Italia si prospetta un intensissimo confronto che ruoterà attorno a tre pilastri: il Patto di stabilità, le modifiche al Pnrr e la ratifica del Mes. Si tratta di tre punti solo apparentemente slegati; i primi due per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sono legatissimi. “Avevamo chiesto con forza l’esclusione delle spese d’investimento, ivi incluse quelle tipiche del Pnrr digitale e Green deal, dal calcolo delle spese obiettivo su cui si misura il rispetto dei parametri. Prendiamo atto che così non è”. Quindi, se il nuovo Patto di stabilità non prevede alcuna golden rule, i Paesi membri a elevato debito saranno chiamati a concentrarsi solo su quegli investimenti che portano a un calo del deficit e del debito rispetto al Pil con il rischio, quindi, di deviare dalle priorità che, attraverso il Next Generation, l’Ue ha impresso nei Pnrr dei Paesi membri. Secondo le simulazioni, se il rientro fosse spalmato sui 4 anni si prospetterebbe una correzione dello 0,85% del Pil (14-15 miliardi) se di sette dello 0,45% (6- 8,5 miliardi); in ogni caso, comunque, si tratterebbe di un aggiustamento inferiore a quello richiesto all’Italia con le regole attuali.

Borghi lascia il Pd e spiazza la Schlein

L’uscita di Enrico Borghi dal Pd per andare in Iv è particolarmente significativa. Elly Schlein tace, anche se in colloqui riservati è apparsa rammaricata della scelta: la segretaria non si capacita delle motivazioni di Borghi. I suoi, i pochi che commentano, cercano di minimizzare ma basta la reazione del capogruppo in Senato Francesco Boccia a far capire che questo nuovo addio mette in subbuglio il partito: “Sono amareggiato sul piano personale e deluso sul piano politico”, commenta, aggiungendo la richiesta di dimettersi dal Copasir dove era entrato in quota Pd. Il fatto è che Borghi avrà pure deciso in assoluta solitudine, come pare, e forse anche per “valutazioni personali”, come dicono tanti, ma il senatore alla fine potrebbe essere di fatto l’apripista di un mondo che fatica a riconoscersi nel “Nuovo Pd”, come pronostica Matteo Renzi (“Non sarà l’ultimo”) e come cominciano a temere anche nell’ala moderata del partito.

Non a caso Lorenzo Guerini invita a non sottovalutare quello che è successo, anche se chiede di non drammatizzare. Nel Pd, pesano le scelte sulla segreteria, sui capigruppo, ma anche una linea politica che molti considerano troppo sbilanciata sulle piazze e su temi di bandiera. Nessuno pensa che ci possano essere altre uscite a breve e anche l’area ex lettiana ora neo-ulivisti cui Borghi apparteneva ha subito preso le distanze. In ogni caso dentro il Pd la tensione, specie della minoranza e dell’ala cattolica, c’è e la segretaria dovrà, per forze di cose, affrontarla con decisione se non vuole correre il rischio di non considerare quel bilanciamento tra sinistra e centro che sta a fondamento del partito sin dalla sua nascita.

Alla Camera

L’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi oggi alle 9.30 per l’esame del Documento di economia e finanza 2023 (DEF) e dell’annessa Relazione al Parlamento, e voterà per l’elezione di due componenti del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa, di due del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti e di due del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria. A seguire esaminerà le mozioni sulle iniziative in materia energetica nel quadro del raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, con particolare riferimento all’energia nucleare, le mozioni sulle iniziative in relazione al Piano RepowerEU e ai relativi investimenti in campo energetico nell’ambito del PNRR, e la pdl di ratifica di diversi accordi tra Italia e Svizzera sui lavoratori transfrontalieri.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà il decreto, approvato la settimana scorsa dal Senato, sui flussi d’ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare, il cosiddetto decreto Cutro, e proseguirà il ciclo di audizioni sull’attività di rappresentanza d’interessi. Infine, svolgerà delle audizioni sulla pdl relativa ai conflitti d’interessi. La Giustizia dibatterà sulle pdl per la tutela dell’inviolabilità del domicilio da occupazione arbitraria. La Esteri svolgerà delle audizioni sulle risoluzioni sulla situazione nel Nagorno-Karabakh, esaminerà la risoluzione sulle attività militari della Corea del Nord, la pdl di ratifica dell’Accordo sullo spazio aereo comune tra l’Unione europea, i suoi Stati membri e l’Ucraina e alle 14.15, con la rispettiva del Senato, ascolterà il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani sugli esiti del Consiglio affari esteri dell’Unione europea del 24 aprile 2023.

La Bilancio alle 8.30, assieme alla rispettiva del Senato, ascolterà la sottosegretaria per l’economia e le finanze Lucia Albano in merito alla relazione sul bilancio di genere riferita all’esercizio finanziario 2021. La Finanze, assieme alla Affari Sociali, esaminerà il decreto per il sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali. A seguire dibatterà sulla delega al Governo per la riforma fiscale. La Cultura alle 13.00 ascolterà la Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone nell’ambito dell’esame delle proposte di legge per l’introduzione dell’insegnamento del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole secondarie.

La Ambiente ascolterà i rappresentanti di Alleanza Cooperative italiane, Istituto nazionale urbanistica e Iren Smart solution nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia e quelli del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari (CUFAA) sulle tematiche riguardanti la tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque. La Trasporti esaminerà lo schema di decreto legislativo per l’attuazione della Direttiva UE sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e la relazione al Parlamento sui contratti di programma stipulati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la società Rete Ferroviaria Italiana SpA per il periodo regolatorio 2022-2026 – parte servizi e parte investimenti. La Affari Sociali dibatterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l’emergenza epidemiologica, e sulla pdl per la definizione di un programma diagnostico per l’individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica.

Al Senato

L’Aula del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per l’esame del Documento di economia e finanza 2023 (DEF) e dell’annessa Relazione al Parlamento. A seguire voterà per l’elezione di due componenti del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa, di due del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti e di due del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul ddl per la modifica dell’articolo 117 della Costituzione sulla tutela della salute, sul ddl per l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione in materia di disciplina dei partiti, sul ddl per l’elezione diretta dei presidenti delle Province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci, sulla proposta d’istituzione della Commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Orlandi e Gregori, sul ddl per la compartecipazione dello Stato alle spese per i minori in comunità o istituti, sul ddl d’istituzione di una Commissione di verifica degli statuti dei partiti politici, sul ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre, sul ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani, sul ddl relativo all’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci e sul ddl per l’inserimento in costituzione dell’attività sportiva.

La Giustizia esaminerà il ddl per la procedibilità d’ufficio e arresto in flagranza, il ddl per la sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci, il ddl sulla circonvenzione di persone anziane e il ddl per il danneggiamento di beni culturali e artistici; infine, proseguirà le audizioni sul tema delle intercettazioni. La Esteri e Difesa ascolterà il Ministro degli esteri del Governo di unità nazionale del Myanmar Zin Mar Aung. La Finanze esaminerà l’Atto Ue sui bonifici istantanei in euro. La Cultura esaminerà lo schema di decreto ministeriale sull’autonomia didattica degli atenei, i ddl per diffondere la conoscenza della tragedia delle foibe, il ddl per le celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti, il ddl per l’istituzione del Museo della Shoah a Roma e i ddl per il sostegno alle associazioni musicali amatoriali.

La Industria e Agricoltura esaminerà il Piano strategico di sviluppo del turismo 2023-2027, il ddl relativo all’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio, il ddl per il contrasto del bracconaggio ittico, il ddl relativo agli organismi prodotti con tecniche di editing genomico e il ddl per la produzione e vendita del pane. La Affari Sociali e Lavoro proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute.

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