Aria di consolidamento nel mercato italiano del mobile. Tutti gli operatori stanno cercando di posizionarsi, aspettando le occasioni più favorevoli. Wind Tre non si è fatta pregare e ha rilevato il 100% di OpNet (ex Linkem), un’operazione che rafforza l’operatore sia dal punto di vista frequenziale che nel mercato wholesale e B2B del 5G e nel segmento dell’FWA (Fixed Wireless Access). OpNet, primo operatore wholesale only di una rete 5G, è nata ufficialmente nell’ottobre 2022 dalla fusione di Linkem con Tiscali. Dispone di 60 Mhz di spettro nella banda 3.5-3.7 e di una rete che copre il 75% della popolazione.
Chi è OpNet
L’azienda è specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di reti di telecomunicazione per servizi evoluti focalizzati sulle esigenze del cliente finale. L’obiettivo è puntare sul mercato nascente delle reti private e dei Verticals 5G. OpNet offre, inoltre, soluzioni su misura per la realizzazione di processi di trasformazione digitale e automazione, in ambiti pubblici e privati. “L’acquisizione si inserisce nella strategia di OpNet di valorizzazione dei propri asset e del modello di business dinamico che la contraddistinguono”, si legge nella nota aziendale.
L’operazione, i cui dettagli finanziari non sono stati resi noti, giunge alla vigilia della deadline fissata il 12 febbraio per l’acquisizione del 60% della rete di Wind Tre da parte del fondo EQT. Un’operazione da 3,4 miliardi di euro che molti vedono in forse, e che con ogni probabilità non si chiuderà lasciando il 100% della rete nel perimetro di Wind Tre.
Gli altri accordi di WindTre con Fastweb e Iliad
C’è da dire che Wind Tre ha già un accordo con Fastweb, chiuso nel 2019, per lo sviluppo comune della rete 5G e uno con Iliad sempre per lo sviluppo della rete 5G wholesale only nelle aree bianche attraverso la joint venture paritetica Zefiro. Ma quella di OpNet e della parte rete della ex Linkem è certamente una grossa opportunità per rafforzarsi.
Per Wind Tre le frequenze di OpNet serviranno a rafforzare i 20 MHz nella banda 3,6-3,8 GHz e i 200 MHz in quella “millimetrica” 26,5-27,5 GHz acquisiti da Wind Tre per 516,7 milioni di euro all’asta 5G del 2018.
Un’operazione, quella fra Wind Tre e OpNet, che potrebbe dare il via ad un più ampio ed auspicabile consolidamento del mercato italiano del mobile. Al momento, l’operazione su cui maggiormente di sta speculando è l’eventuale fusione fra Fastweb e Vodafone, dopo che quest’ultima ha rifiutato per la seconda volta le avances di Iliad.
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