Il FORUM PA Sanità del 27 e 28 ottobre scorsi è stata l’occasione per riflettere sul futuro della sanità pubblica nell’orizzonte dell’approccio One Health, un approccio olistico che metta in connessione diverse discipline e settori, contemplando nel suo orizzonte non solo la persona ma anche l’ambiente e il mondo animale. D’altra parte, con lo scoppio e il perdurare della pandemia COVID-19 non sono solo cambiati radicalmente i modelli di vita quotidiani, ma si è anche innescata una profonda riflessione sul corretto utilizzo delle risorse e sugli obiettivi degli investimenti riguardanti la salute pubblica.
Non è un caso che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destini circa 15 miliardi di euro al rinnovamento del SSN attraverso la creazione di reti di cura di prossimità e l’utilizzo della tecnologia per migliorare la vita dei pazienti, in primis quelli cronici. La sanità pubblica ha urgente bisogno di dotarsi di metodologie efficaci e di un’adeguata formazione delle risorse umane, per accompagnare questo rinnovamento e sostenere un utilizzo cosciente delle potenzialità offerte dall’ICT.
In quest’ottica, durante FORUM PA Sanità il Progetto PON GOV Cronicità ha contribuito significativamente alla discussione, condividendo un percorso metodologico per facilitare il trasferimento concreto di know-how per innovare il SSN, e ragionando su tre ambiti cruciali per il futuro della sanità pubblica: la telemedicina, l’assistenza domiciliare integrata e la presa in carico del paziente, i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA).
Il percorso del PON GOV Cronicità al FORUM PA Sanità 2021 ha visto la realizzazione di una Academy e la divulgazione del progetto attraverso una videopillola e una serie di podcast.
Un progetto che nasce da lontano
Il progetto PON GOV Cronicità, inserito nell’ambito del PON GOV Capacità Istituzionale 2014-2020, nasce per favorire l’adozione di modelli di gestione per la cronicità innovativi e sostenibili, che mettano al centro la persona. Si tratta di un argomento estremamente importante per il nostro paese, considerando che in Italia circa il 40% della popolazione è costituita da malati cronici. Il tema, infatti, è diventato talmente rilevante che il Ministero della Salute ha adottato, insieme alle regioni, il Piano Nazionale Cronicità (PNC) e ora il PNRR, come dicevamo, prevede importanti risorse per la medicina territoriale e di prossimità.
Il PON GOV Cronicità nasce, dunque, come strumento per dare concreta attuazione al PNC, con il fine di migliorare la tutela per le persone affette da malattie croniche, riducendone il peso sull’individuo, sulla sua famiglia e sul contesto sociale. Per farlo, si è optato per un approccio multi-profilo e multidisciplinare volto a sostenere il dialogo organizzativo, attraverso la costruzione di una cassetta degli attrezzi che metta le regioni in condizioni di valutare e pianificare azioni e investimenti per sostenere la sfida alla cronicità con il supporto dell’ICT.
“L’innovazione digitale declinata sul territorio per la modernizzazione del SSN – sottolinea Maurizio Masullo, Dirigente Medico presso la Direzione Generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute – sarà fondamentale per fornire supporto alla condivisione e circolazione dei dati clinici e per ottimizzare il percorso di cura dei pazienti cronici”. Il lavoro del PON GOV Cronicità si sposa dunque perfettamente con la volontà della missione 6 del PNRR, promuovendo la cosiddetta e-health, che mette al centro il cittadino/paziente.
Costruire una rete territoriale a partire dalle migliori esperienze
“Il PON GOV fu concepito per essere propedeutico alla costruzione della cosiddetta rete territoriale della sanità pubblica – ha spiegato Francesco Enrichens, Project Manager del PonGov Agenas – provando a riorganizzare un sistema che faceva eccessivo affidamento sulla centralità degli ospedali”. Il lavoro di questi anni si è dunque sviluppato cercando di costruire una rete tra ICT e cronicità, che potesse prendere in carico i pazienti più fragili e deboli, preoccupandosi di individuare e potenziare comunità di pratica per ogni singola regione.
“L’obiettivo è stato fin da subito quello di costruire una sorta di cassetta degli attrezzi per migliorare il SSN” ha continuato Enrichens, ovvero la presa in carico e sviluppo dei PDTA, e il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare e telemedicina. Questo accadeva nel 2018-2019…quando è scoppiata l’emergenza COVID-19 esisteva quindi una comunità di addetti ai lavori pronti a trasmettere un know how divenuto indispensabile e una rete capillare di persone che hanno saputo fornire informazioni ed esperienze, centrali per questo grande processo di rinnovamento tracciato dal PNRR.
Un manuale operativo per il cambiamento del SSN
“Il percorso di selezione delle buone pratiche, e successivo approfondimento di alcune di queste, porterà alla creazione di un vero e proprio manuale operativo” ha specificato Paolo Michelutti, Esperto del Nucleo Tecnico Centrale del Ministero della Salute, grazie al quale gli esperti territoriali già presenti e quelli che verranno formati con i fondi del PNRR, diventeranno veri e propri agenti del cambiamento.
Sono state approfondite 6 buone pratiche – considerate di maggiore priorità rispetto alle altre 36 categorizzate – che toccano i temi della telemedicina, della presa in carico, e dell’assistenza domiciliare. Nello specifico queste le esperienze selezionate:
1. Progetto Smartcare – Regione Friuli-Venezia-Giulia
2. Progetto PAI – Regione Liguria
3. Progetto + Vita – Regione Lazio
4. Progetto TREC – P.A. Trento
5. Progetto Cure Domiciliari – Regione Veneto
6. Progetto e-visus – Regione Piemonte
“Il nostro sistema sanitario ha un problema di base – ha spiegato Francesco Longo, Esperto NTC di Agenas –è ricco di innovazione locale, ma scarso di innovazione sistemica”. Il manuale conterrà non solo il racconto delle best practices, ma anche una sezione dedicata ai contatti delle persone già in attività sul territorio e tabelle sinottiche comparative dei vari progetti.
Se non ora quando?
Per superare la complessità derivante dall’eterogeneità territoriale del nostro sistema sanitario serve un chiaro modello di riferimento e un commitment forte da parte di tutte le parti in causa. Il lavoro sinergico del PON GOV Cronicità e dei soggetti che attueranno le progettualità del PNRR è sicuramente il punto da cui partire per modernizzare finalmente il SSN.
L'articolo Lavorare per una sanità digitale e inclusiva: l’esperienza del PON GOV Cronicità a FORUM PA Sanità 2021 proviene da FPA.
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