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Unified communication e collaboration per la medicina di prossimità e la gestione delle emergenze

Il settore della Sanità pubblica sta attraversando un momento particolarmente impegnativo, per via della carenza cronica di organico, della chiamata a una generale riorganizzazione in chiave digitale entro il 2026, e alla necessità di rafforzare i servizi online a disposizione dei cittadini, rendendoli semplici e inclusivi.
Oltre alla transizione al digitale, il riassetto del comparto (inserito nel PNRR – Missione 6 -Salute), prevede anche il rafforzamento del ruolo dei servizi sociali territoriali, che, negli intenti del legislatore, dovranno integrarsi con la componente sanitaria assistenziale grazie alla digitalizzazione. Infatti, il decreto ministeriale DM 77 del 23 maggio 2022, ha destinato le risorse del PNRR (2 miliardi di euro) al progetto di realizzazione delle Case di Comunità. Questi nuovi presidi medico-sanitari periferici avvicineranno il Sistema Sanitario Nazionale anche ai pazienti più difficili da raggiungere, alleggerendo così le strutture ospedaliere.
Va da sé, quindi, che l’intera architettura sanitaria debba essere interconnessa e gestita attraverso strumenti di comunicazione online.

L’ammodernamento del SSN, quindi, richiede lo sviluppo di un modello di Sanità del tutto nuovo, supportato dall’acquisizione di tecnologie digitali avanzate, che dovranno garantire interoperabilità dei dati, sicurezza informatica e compliance alla normativa sulla privacy senza dimenticare l’immediatezza e la facilità di utilizzo, elementi senza i quali non viene raggiunto un soddisfacente grado di adozione.
Occorre, cioè, una comunicazione unificata e una cultura digitale che portino ogni singolo attore del SSN a utilizzare le tecnologie in maniera consapevole e proficua.

Tra le tecnologie più funzionali agli scopi del riassetto sanitario delineato dal PNRR vi sono gli strumenti di Unified Communication & Collaboration (UC&C), dei quali noi di FPA abbiamo voluto parlare con Avaya, vendor affermato nel settore.

Gli strumenti di UC&C: di cosa si tratta

Oggi, la tecnologia permette di costruire architetture informatiche e di comunicazione che supportano il modello innovativo di Sanità, centrando i 5 obiettivi:

  • Integrazione tra tutti gli elementi del Sistema sanitario nazionale;
  • Interoperabilità dei dati;
  • Presa in carico delle cronicità (in strutture di prossimità, ma anche a domicilio);
  • Accessibilità alle cure primarie;
  • Prevenzione;
  • Realizzazione di percorsi di formazione e di spazi multidisciplinari.

Difatti, le soluzioni di UC&C facilitano la condivisione immediata di informazioni tra team multidisciplinari, consentendo una collaborazione rapida e informata; inoltre, gli UC&C tool migliorano l’efficienza operativa, e favoriscono un’assistenza sanitaria più coordinata e personalizzata per i pazienti.

Sotto il grande ombrello dell’UC&C si trovano tutti i servizi di comunicazione (in tempo reale e non), raggruppati in un unico sistema interoperabile integrato e coeso: e-mail, telefonia come Voice over Internet Protocol (VoIP) e telefoni cellulari, Web, video e teleconferenze, messaggistica istantanea, smart-board e persino fax. Questi strumenti possono essere completati da sistemi preposti alla gestione del contatto con il cittadino-paziente che, attraverso molteplici canali di contatto, può trovare un primo punto di accesso alle strutture e una risposta alle sue esigenze di cura. La sinergia tra questi mondi permette di mettere a disposizione delle risorse che sono a contatto con i pazienti, l’esperienza e le competenze specialistiche di risorse remote aiutando così i primi nelle attività di analisi differenziale delle situazioni, acquisizione di informazioni, individuazione di sintomi e tutto quanto necessario a fornire un’esperienza assistenziale più completa.

Le soluzioni di comunicazione “ibrida”: esperienze sul campo

Per far fronte all’assistenza sanitaria nel periodo del lockdown, le tecnologie Unified Communication & Collaboration hanno trovato ampio impiego nel settore pubblico. Si sono creati ecosistemi collaborativi e comunicativi molto efficaci ed efficienti. Tra questi il CUP Interaziendale Area Centro Calabria (Province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia) Si tratta del sistema di prenotazione delle prestazioni sanitarie, organizzato in parte con le tecnologie Avaya Contact Center as a Service, in parte on-premise.

L’organizzazione sanitaria del territorio ha ottenuto importanti benefici in termini di riduzione dei tempi di risposta all’utenza, flessibilità e multicanalità per l’accesso ai servizi sanitari che la Regione Calabria ha reso disponibili per i cittadini.

Come le soluzioni di UC&C Avaya danno valore al settore sanitario

Le tecnologie avanzate di Comunicazione e Collaborazione aprono scenari senza precedenti negli ambiti della Sanità, della formazione medica e della gestione delle emergenze.
Per esempio, utilizzare degli smart glasses abbinati ad appdi collaborazione Avaya consente di progettare corsi di formazione pratici, anche in campo chirurgico. “Il valore di questa soluzione è nella semplicità e immediatezza di utilizzo, la piattaforma di collaborazione è già pronta per lavorare con questo device innovativo” ha spiegato Silvana Suriano, Sales Engineer Manager di Avaya Italia ai microfoni di FPA. Le applicazioni della piattaforma di collaborazione già pronta per essere utilizzata con device innovativi come droni, smart galsses possono essere le più svariate: “Abbiamo realizzato alcune demo con la Protezione Civile, collegando droni per la ricognizione aerea e successivamente guidando gli operatori sul campo equipaggiati con smart glasses”, elencando usi originali e promettenti per il futuro.

“L’Healthcare è uno dei settori dove Avaya è più attiva ed efficace anche nell’integrazione con l’IoT. Le informazioni dettagliate ricavate dai dispositivi IoT sono fondamentali in ambito d’emergenza, ma anche in telemedicina”, ha aggiunto Francesca Aiudi, specialist in UCC (Unified Communications and Collaboration) Avaya.
Già oggi l’azienda abilita l’innovazione in Sanità ed è fortemente impegnata nello sviluppo di ulteriori tecnologie UC&C in chiave di omnicanalità ed ergonomia delle soluzioni, includendo anche l’Intelligenza artificiale per analizzare i contesti. Ciò nonostante, non dimentica di avere una base installata molto consistente e più “tradizionale” nella PA.

Difatti, “Avaya è un vendor molto presente nella PA da 30 anni circa”, ha raccontato Alessandro Catalano, Country Manager Italia Avaya. “Siamo partner della pubblica amministrazione sia per le comunicazioni interne sia per gli strumenti di contact center e, sin dal 2000, siamo sempre stati vendor di riferimento nelle convenzioni Consip. Per la grande affidabilità delle nostre soluzioni, si rivolgono ad Avaya Enti di medicina di prossimità, di gestione delle emergenze, oltre alle grandi amministrazioni, locali e centrali.

“Mantenere ed aggiornare ciò che è già installato e disegnare soluzioni avanzate, che – integrate agli strumenti tradizionali – offrano percorsi di migrazione ed innovazione, è un’altra delle nostre priorità”, ha concluso Suriano. “Per esempio, ottimizziamo i sistemi “core” di comunicazione in contesti in cui non è possibile rinunciare alle tecnologie tradizionali, per esempio in edifici con particolari vincoli ambientali o delle Belle Arti garantendo un percorso di innovazione e di sostenibilità in linea con gli obiettivi della PA”.

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