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Nuovi Kindle, Palma e iPad Mini, l’e-reader non tramonta

Malgrado il loro successo, gli e-reader come il Kindle o il Kobo hanno sempre vissuto in una sorta di limbo. Da una parte, si tratta di dispositivi in tutto e per tutto digitali, che vengono sempre guardati con un certo snobismo da parte dei lettori tradizionali, con tutto il loro bagaglio di “sensazioni non replicabili” dall’e-ink (un elenco che ormai si può recitare come una litania: l’odore dell’inchiostro, la carta sotto le dita, il rumore che fanno le pagine quando si girano…).

Dall’altra, man mano che i tablet diventano sempre più indistinguibili da un computer portatile, soprattutto quando abbinati a una tastiera Bluetooth, possono sembrare oggetti un po’ azzoppati, con cui non si può navigare su Internet, guardare un film, chattare, giocare. Eppure, aver tenuto la barra dritta su un semplice principio – permettere di fare bene una cosa e una sola cosa: leggere – finora sembra aver consentito agli e-reader di non estinguersi, come dimostra anche il recente rinnovo della linea Kindle lanciata da Amazon, anche se è sempre più difficile far fronte alla concorrenza di dispositivi più potenti e versatili.

Avanti piano. Su Kindle dopo 16 anni arriva il colore

Il mercato dei “tablet da lettura” mostra infatti luci e ombre per questo 2024. Amazon mantiene una posizione dominante nel settore, con una quota di circa l’80% negli Stati Uniti; tuttavia il ritmo di innovazione è stato piuttosto lento negli ultimi anni, con aggiornamenti per la linea Kindle che si concentrano su miglioramenti incrementali piuttosto che rivoluzioni​. Solo ora, infatti, è stato introdotto un Kindle a colori, il Colorsoft, dopo 16 anni di modelli esclusivamente monocromatici. D’altra parte, il mercato degli ebook continua a espandersi, con un giro d’affari globale previsto di 14,61 miliardi di dollari nel 2024. Gli e-reader, grazie alla durata della loro batteria e agli schermi antiriflesso, sono ancora i preferiti per una lettura di testi prolungata e che non stanchi il lettore, come nel caso dei romanzi, ma la diffusione di tablet e smartphone ha spostato parte dei lettori su dispositivi multifunzione, riducendo la quota di mercato degli e-reader tradizionali in Paesi come Stati Uniti e Regno Unito. In Spagna e Cina, tuttavia, la diffusione degli e-reader è ancora alta, e ciò dimostra come il contesto culturale e l’accessibilità economica (un e-reader costa molto meno di un tablet di fascia alta) possano influenzare le preferenze di lettura.

I concorrenti del Kindle, da Boox ad Apple

Il mese di ottobre 2024 è stato particolarmente ricco di novità per quanto riguarda questo genere di dispositivi. Da una parte il già citato debutto del Kindle Colorsoft, che si basa sulla tecnologia Kaleido per offrire un colore molto “acquarellato” e poco aggressivo per gli occhi, e che rende il Kindle più adatto anche per i fumetti o libri molto ricchi di grafici. In più, Amazon ha migliorato anche i suoi modelli esistenti: il Kindle Paperwhite ha ora un display più grande e una maggiore velocità di risposta, mentre il Kindle Scribe (vero mattatore dell’anno scorso che consente oltre alla lettura anche la scrittura, e che ha finito col cannibalizzare le vendite degli altri Kindle “minori”) vanta funzionalità avanzate di sintesi di testo basate sull’AI, pensate per chi utilizza il dispositivo per annotazioni e note professionali.

Ma i concorrenti non sono rimasti a guardare: Boox ha presentato il Palma, un e-reader innovativo che cerca di colmare il divario tra e-reader e smartphone. Dotato di un display e-ink da 6,13 pollici con risoluzione 300 ppi, il Palma funziona con Android, permettendo agli utenti di scaricare app tramite Google Play Store, e punta a soddisfare le esigenze di chi cerca un dispositivo per leggere in movimento, evitando la distrazione delle notifiche tipiche degli smartphone.

Apple ha invece aggiornato l’iPad Mini, dotandolo del chip A17 Pro, lo stesso presente nei recenti modelli di iPhone 16 Pro, portando questo piccolo tablet a un livello di potenza notevolmente superiore rispetto ai modelli precedenti: la scelta ideale per chi non vuole limitarsi alla lettura ma fare anche molto altro, grazie alla risoluzione del suo display da 8,3 pollici e alla possibilità di scegliere il modello wireless ma anche quello dotato di 5G (per conoscere le più convenienti offerte in ambito Internet mobile basta dare un’occhiata al comparatore di SOSTariffe.it).

Il successo del libro elettronico

E-reader ed e-book, ovviamente, vanno a braccetto. E se è vero che i primi non sono più gli unici dispositivi per leggere i secondi, il mercato dei libri elettronici è in continua espansione, con un giro d’affari globale che dovrebbe raggiungere i 14,61 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita annua del 3,2%. Gli Stati Uniti sono il mercato più grande, con una previsione di entrate pari a 5,3 miliardi di dollari, seguiti dal Giappone e dalla Cina. In più, il boom dell’auto-pubblicazione – infinitamente meno costosa coi libri elettronici, oltre che molto più sostenibile dal punto di vista ambientale – ha cambiato il panorama del mercato, offrendo agli autori la possibilità di guadagnare fino al 70-80% delle royalty attraverso piattaforme come Kindle Direct Publishing e Smashwords.

Tra gli esempi di successo ci sono LJ Ross e Hugh Howey, che hanno raggiunto milioni di lettori grazie a questi canali. LJ Ross, per esempio, ha venduto oltre 7 milioni di copie in tutto il mondo, mentre Hugh Howey ha guadagnato fino a $100.000 al mese solo dalle vendite su Amazon. La crescita dell’auto-pubblicazione deriva sostenuta anche dal fatto che nel 2024 le vendite di ebook auto-pubblicati valgono il 42% delle vendite totali di e-book su Amazon: quasi metà del settore, a rivaleggiare con le versioni elettroniche dei più letti best-seller cartacei.

L’incognita della pirateria

Non tutto è rose e fiori: secondo un rapporto del 2023 di MUSO, tra il 2017 e il 2023 la domanda di ebook piratati è aumentata del 189%, con oltre 60,8 miliardi di visite annuali ai siti di pirateria nel settore editoriale: ora i libri digitali sono il secondo media più piratato dopo i film​, tanto che negli USA la pirateria di e-book vale circa il 12,8% della domanda totale di pirateria, seguita dal Vietnam; si stima che nel solo 2020 l’industria editoriale statunitense abbia perso oltre 2,9 miliardi di dollari a causa di questo fenomeno.

La pirateria di e-book è spinta principalmente da due fattori: l’accessibilità e il prezzo. Molti consumatori, soprattutto in Paesi dove il costo dei libri è elevato rispetto al reddito medio, si rivolgono ai siti di pirateria come alternativa economica o gratuita. La mancanza di accesso a certi titoli digitali in specifiche aree geografiche, dovuta a restrizioni editoriali, alimenta ulteriormente questa pratica, creando un vero e proprio ecosistema parallelo. Ma paradossalmente, i pirati dei libri sono spesso anche acquirenti regolari: un’indagine ha mostrato che coloro che accedono a ebook piratati tendono a comprare e prendere in prestito legalmente un numero maggiore di libri rispetto alla media​. Una passione che, davvero, non si ferma davanti a nulla.

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