La visita lampo di Giorgia Meloni a Mar-a-lago, in Florida, dal futuro presidente degli USA Donald Trump avrebbe sbloccato anche la trattativa tra il Governo e SpaceX-Starlink, come riportato da Bloomberg, per realizzare in Italia il più grande progetto europeo di telecomunicazioni via satellite. Ma Palazzo Chigi ha smentito. Ecco la nota.
Palazzo Chigi: “Nessun contratto né accordi con SpaceX”
“La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati. La stessa Presidenza del Consiglio smentisce ancora più categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l’incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump“.
La cifra del progetto riportata sin nel titolo da Bloomberg, 1,5 miliardi di euro, non è nuova a Key4biz, l’abbiamo riportata in quest’articolo del 18 ottobre 2024.
La nostra testata è stata la prima a svelare questo progetto, il 20 giugno 2024, contenuto nell’articolo 25 del disegno di legge sulla Space Economy. E la cifra del progetto l’abbiamo detta anche a Report RAI3 durante un’intervista da noi rilasciata alla vigilia di Natale, la puntata dovrebbe andare in onda a fine mese.
In cosa consiste il progetto, previsto nell’articolo 25 del disegno di legge sulla Space Economy?
Creare per 5 anni in affitto “una riserva di capacità trasmissiva via satellite nazionale attraverso satelliti geostazionari e costellazioni di satelliti in orbita bassa, gestiti esclusivamente da soggetti appartenenti all’Unione Europea o all’Alleanza atlantica”. In sostanza, si vuole creare una rete di connettività alternativa da usare in situazioni critiche o di indisponibilità delle principali dorsali di interconnessione delle reti terrestri: un piano B con velocità di trasmissione adeguata alle comunicazioni tra nodi di rete strategici per applicazioni di natura governativa o di interesse nazionale, incluse le funzionalità e le comunicazioni del cloud. nazionale.
Vedremo anche quali saranno gli emendamenti dell’opposizione all’articolo 25. Come risulta a Key4biz, il PD proporrà tra le modifiche quella di realizzare con i cavi sottomarini questo back up delle reti tradizionali di telecomunicazioni.
Nicita (Pd): “Altro che sovranità digitale, è schiavismo”
Nel frattempo, va all’attacco il vicepresidente dei senatori del PD Antonio Nicita.
“Alcune autorevoli fonti di stampa rivelano la possibile conclusione di un contratto quinquennale di 1,5 miliardi di euro a favore di Musk e della sua SpaceX-Starlink per una serie di servizi di telecomunicazione non meglio identificati a favore del Governo. Si tratta di una cifra di fondi pubblici enorme, equivalente a quella impegnata negli investimenti a banda ultra larga nel PNRR, regalata a una società satellitare le cui performance sono inferiori ai target europei fissati al 2030. Si menzionano inoltre servizi di crittografia delle comunicazioni del Governo e di applicazioni militari, cioè di servizi assai sensibili per la sicurezza nazionale e per la sovranità digitale dei dati che, in ogni caso, possono essere tranquillamente offerti da imprese italiane ed europee. Anzi, l’Italia potrebbe ben aggiungere ulteriori fondi per finanziare la concorrente europea pubblica di Starlink, denominata Iris2. Peraltro sembrerebbe che tale ipotetico accordo Meloni-Musk sarebbe stato sbloccato nell’incontro Meloni-Trump. Tutto questo appare gravissimo: regali di soldi pubblici, su un settore molto competitivo in Italia e per applicazioni sensibili per la sicurezza, ad un soggetto come Musk, legato alla nuova amministrazione Trump e campione della nuova destra internazionale anti-europea. Il PD ha già denunciato da tempo il rischio di regali a Musk e chiede nuovamente di riferire immediatamente alle Camere. Agiremo in ogni sede per tutelare gli investimenti e i finanziamenti pubblici, la concorrenzialità nel mercato telco, la cybersicurezza, la sovranità digitale dei dati. L’Italia non è in svendita e non regala fondi pubblici ai miliardari amici della nuova internazionale di destra. Altro che sovranismo, questo è schiavismo verso il potente di turno con i soldi degli italiani”.
Casu (PD): “1,5 miliardi di soldi pubblici nella calza della Befana di Musk per consegnargli le chiavi della sicurezza strategica presente e futura del Paese. Altro che sovranità digitale, con Giorgia Meloni veniamo già trattati come una colonia”
“1,5 miliardi di soldi pubblici nella calza della Befana di Musk per consegnargli le chiavi della sicurezza strategica presente e futura del Paese. E questa volta l’annuncio dell’accordo che la Presidente del Consiglio aveva smentito in Parlamento solo due settimane fa arriva direttamente da oltreoceano, senza nemmeno una dichiarazione del Governo. Altro che sovranità digitale, con Giorgia Meloni veniamo già trattati come una colonia”. Questo il commento di Andrea Casu, deputato PD.
Boccia, Braga e Zingaretti (PD): “Governo riferisca al più presto in Parlamento”
“Siamo di fronte a notizie inquietanti ed è necessario che il governo venga al più presto in Parlamento a chiarire le scelte che vengono fatte riguardo temi così delicati”. Così i presidenti dei gruppi del Pd Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
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