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La Giornata Parlamentare. Manovra, evitata la doppia tassazione sui dividendi. Tobin tax allo 0,4%

Manovra: evitata la doppia tassazione sui dividendi, la Tobin tax allo 0,4%

Si avvicina una soluzione per il nodo dei dividendi all’interno della manovra. Stando alle indiscrezioni, il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta lavorando a un intervento tecnico finalizzato a evitare la doppia tassazione. Per compensare i relativi costi, l’impianto in valutazione prevederebbe un raddoppio della Tobin tax, con un aumento dell’imposta sulle transazioni finanziarie dallo 0,2% allo 0,4% a partire dal 2026. Le misure, spiegano le stesse fonti, rientrerebbero integralmente in una logica di autocompensazione finanziaria, senza effetti netti sui saldi di bilancio. Parallelamente, si delinea anche la revisione del regime fiscale relativo agli affitti brevi. Il Mef intende confermare per il 2026 la cedolare secca al 21% sulla prima casa e al 26% sulla seconda; per la terza casa, invece, verrebbe applicata direttamente la tassazione sul reddito d’impresa, anticipando una soglia che finora era fissata al quinto immobile. La soluzione, su cui è in corso il lavoro emendativo, recepisce l’accordo politico maturato nelle riunioni a Palazzo Chigi nelle scorse settimane e si fonda anch’essa su un meccanismo di autocompensazione, reso possibile dalla nuova definizione di attività d’impresa già dal terzo bene locato.

Sul piano parlamentare, sono attesi per domani in Commissione Bilancio del Senato gli emendamenti del governo al ddl di bilancio. È previsto un ufficio di presidenza alle ore 17.30. Al termine di una riunione informale tra esecutivo e capigruppo, uno dei relatori della manovra, Guido Quintino Liris (FdI), ha dichiarato che la presentazione delle proposte permetterà all’Ufficio di presidenza di definire il programma dei lavori nei prossimi giorni. Alla luce delle tempistiche, appare tuttavia improbabile che le operazioni di voto sugli emendamenti possano iniziare già nel fine settimana. (Segui la legge di bilancio 2026 con Nomos)

La cucina italiana patrimonio dell’umanità Unesco

La cucina italiana entra ufficialmente nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’UNESCO, prima tradizione gastronomica al mondo a essere riconosciuta nella sua interezza. Una decisione storica, assunta all’unanimità dal Comitato intergovernativo riunito a New Delhi, che trascende il dato culturale per assumere un evidente valore politico: l’Italia vede premiato uno dei suoi asset più strategici in termini di diplomazia, economia e identità nazionale. L’annuncio, accolto da un lungo applauso in sala, ha immediatamente innescato una giornata di celebrazioni in tutta la Penisola, culminate simbolicamente nell’illuminazione del Colosseo. È stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una telefonata al ministro dell’Agricoltura, a sottolineare come il riconoscimento rafforzi il prestigio internazionale dell’Italia, configurando la tradizione gastronomica come un vettore di soft power ormai consolidato.

Da Palazzo Chigi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito la cucina italiana un “formidabile ambasciatore” del Paese, capace di accompagnare il turismo, di arricchire l’offerta culturale e di rappresentare globalmente la comunità italiana. Un’affermazione che colloca la gastronomia non solo nel perimetro culturale, ma tra gli strumenti di proiezione internazionale del governo. Presente a New Delhi, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha collegato il traguardo al più ampio impegno dell’esecutivo nella tutela del patrimonio agroalimentare. Ha evidenziato come il valore della cucina e delle filiere produttive italiane debba essere interpretato come veicolo di dialogo, cooperazione internazionale e persino diplomazia della pace.

Infine, si è aggiunta la visione del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che alla Camera ha assunto un ha spiegato che la cucina italiana genera un valore economico di 251 miliardi di euro, crescendo del 4,5% l’anno e rappresentando il 19% del mercato globale della ristorazione. Lollobrigida ha inoltre definito il riconoscimento un argine essenziale contro l’Italian Sounding, ribadendo che la prima congratulazione internazionale è arrivata dalla Francia, elemento non marginale nella dialettica competitiva sui marchi alimentari europei.

Ucraina: la Lega vuole aspettare la trattativa di pace

All’interno della maggioranza non vi è, al momento, l’intenzione di portare la differenza di vedute sul dossier ucraino a una rottura, come riferito da esponenti vicini alla leadership della Lega. Il partito, tuttavia, mantiene una posizione di fermezza sul rinnovo del decreto-legge che da quattro anni regola le forniture militari all’Ucraina, ritenendo opportuno non procedere nell’immediato. La linea sostenuta è quella di attendere gli sviluppi del tentativo di negoziato di pace promosso dagli Stati Uniti, iniziativa che il leader del M5s, Giuseppe Conte, indica come unica via percorribile, richiamando il proprio passato di governo. A sottolinearlo è anche Carlo Calenda, ricordando i precedenti equilibri dell’esecutivo gialloverde. Il pressing costante della Lega sta generando un crescente nervosismo nel resto della maggioranza, in un momento già complesso per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, impegnata a mantenere un equilibrio tra Unione Europea e Stati Uniti. Proprio da oltreoceano sono circolate bozze preliminari di un presunto documento strategico attribuito a Donald Trump, secondo cui l’Italia, insieme a Polonia, Austria e Ungheria, sarebbe tra i Paesi con cui costruire una collaborazione più stretta per “allontanarli dall’Ue”. Indicazioni poi smentite dalla Casa Bianca e assenti dalla versione ufficiale del testo.

In questo contesto, la posizione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella assume un valore di orientamento istituzionale. In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, il Capo dello Stato ha definito l’Europa uno “spazio di pace senza precedenti” e ha sottolineato la necessità di difendere il diritto internazionale e le istituzioni multilaterali, rilevando che il loro indebolimento esporrebbe i più vulnerabili al rischio di prevaricazione. Per il Presidente, esiste un nesso inscindibile tra diritti umani e pace, fondato sul rifiuto della logica della forza. Le parole del Quirinale si inseriscono in una fase che i vertici del governo definiscono “delicatissima”, caratterizzata da una forte intensificazione dei contatti diplomatici tra Usa, Ucraina e Russia, pur in assenza di segnali concreti da parte di Mosca circa la disponibilità a partecipare a un percorso negoziale. Da Palazzo Chigi trapela la convinzione che non sia il momento di alimentare divisioni interne o contrapposizioni.

Sul piano politico, non trovano commento ufficiale nella maggioranza le dichiarazioni del generale Roberto Vannacci, secondo cui l’invasione di droni russi sarebbe “propaganda”, mentre il dem Filippo Sensi ne ha accostato il contenuto alle recenti affermazioni di Conte. Una posizione di attesa viene ribadita anche dal presidente dei senatori leghisti, Massimiliano Romeo, che invita a valutare l’evoluzione dei colloqui internazionali legati al piano di pace Usa prima di definire il nuovo decreto sulle armi. L’obiettivo dichiarato è predisporre un provvedimento coerente con il quadro diplomatico e capace di includere garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Il tema approderà presumibilmente al centro del confronto parlamentare della prossima settimana, in vista dell’ultimo Consiglio europeo dell’anno. Una delle ipotesi al vaglio sarebbe l’inserimento, nella risoluzione di maggioranza che accompagnerà le comunicazioni della premier, di un passaggio che confermi il pieno sostegno a Kiev tenendo conto però dei risultati dell’eventuale negoziato di pace. Il rinnovo del decreto armi potrebbe essere esaminato nell’ultimo Consiglio dei ministri dell’anno, attualmente previsto per il 29 dicembre.

Ucraina, tensioni nel campo largo dopo le dichiarazioni di Conte

Il dibattito all’interno del campo largo si è intensificato dopo che Giuseppe Conte ha sostenuto che spetti agli Stati Uniti guidare il negoziato sulla guerra in Ucraina, ritenendo che il governo italiano e i governi europei abbiano mostrato un fallimento nella gestione della crisi, puntando su una strategia fondata su invii di armi e incremento delle spese militari. Secondo il leader del M5S, l’Europa apparirebbe completamente disorientata e priva di un’alternativa politica credibile. Le sue valutazioni hanno generato reazioni immediate nel centrosinistra, con +Europa che le ha giudicate irresponsabili e vicine alle posizioni di Donald Trump, e con l’area riformista del Partito Democratico che ha espresso preoccupazione per un approccio considerato rinunciatario rispetto al ruolo dell’Unione Europea nei percorsi di pace.

All’interno del Pd, la linea ufficiale è stata ribadita dal responsabile Esteri Giuseppe Provenzano, che ha richiamato la necessità per l’Italia di mantenere un allineamento con l’Europa, ritenendo che sia proprio l’Ue a portare ai tavoli internazionali le ragioni dell’aggredito e la difesa dell’ordine internazionale basato sulle regole. Conte ha replicato affermando di aver semplicemente descritto quella che considera una debolezza strutturale europea, sostenendo che gli Stati Uniti sarebbero in grado di trarre vantaggio da tale situazione e invitando i critici a indicare soluzioni alternative.

Il confronto è proseguito sui social con ulteriori scambi polemici, mentre da AVS sono arrivate valutazioni distanti dalla posizione del M5S e il leader di AzioneCarlo Calenda, ha evidenziato una convergenza tra le posizioni di Conte e quelle della Lega. La discussione mette in luce una tensione politica più ampia riguardo alla collocazione internazionale dell’Italia e al ruolo che l’Unione Europeadeve assumere nella gestione del conflitto ucraino, in un contesto geopolitico segnato da una ridefinizione dei rapporti di forza e dalla necessità di mantenere la coerenza euro-atlantica dell’azione italiana.

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per proseguire il dibattito sulle mozioni concernenti iniziative volte alla tutela dei giornalisti e della libertà di stampa, sulle mozioni concernenti iniziative in materia di prevenzione sanitaria, con particolare riguardo all’incremento delle risorse finanziarie. A seguire, si confronterà sul ddl per la promozione e la valorizzazione dei cammini d’Italia.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Difesa dibatterà sullo schema di DM per l’approvazione del programma pluriennale Prosecuzione del programma sistema anti-droni per unità navali della Marina militare, sullo schema di DM per l’approvazione del programma pluriennale Supporto tecnico logistico e Mid Life Upgrade delle unità navali di tipo fregate FREMM, sullo schema di DM per l’aggiornamento e mantenimento delle capacità operative (MCO) – Mid Life Modernization (MLM) della componente Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR) MQ-9A dell’Aeronautica militare ivi inclusa l’integrazione del payload e sullo schema di DM di approvazione del programma pluriennale Mid Life Upgrade sottomarini U212 1˄ serie e prolungamento vita operativa sottomarini classe Sauro IV serie.

La Attività Produttive proseguirà l’esame del disegno di legge annuale sulle piccole e medi imprese. 

La Lavoro inizierà l’esame del decreto-legge recane misure urgenti in materia di sicurezza lavoro e protezione civile, approvato ieri dall’Aula del Senato.

La Agricoltura inizierà l’esame del ddl sulle misure di consolidamento e sviluppo del settore agricolo. 

La Politiche dell’UE si confronterà sullo schema di Dlgs sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro, sullo schema di Dlgs sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche – RAEE e sullo schema di Dlgs per quanto riguarda i requisiti minimi di formazione per le professioni di infermiere responsabile dell’assistenza generale, dentista e farmacista.

Al Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia dibatterà sul ddl in materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso ed esaminerà e svolgerà audizioni sul ddl per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali.

La Politiche dell’Ue dibatterà sulla proposta di direttiva del Consiglio Europeo sulle accise sul tabacco e sui prodotti correlati).

La Bilancio proseguirà l’esame della Legge di Bilancio 2026 e dibatterà sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. 

La Ambiente svolgerà audizioni sul ddl in materia di valorizzazione della risorsa mare.

La Attività Produttive si confronterà sul decreto-legge per la continuità operativa degli stabilimenti ex ILVA, con la presenza in Commissione del ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso.

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